Sommario
Il processo di ovodonazione è quella tecnica di riproduzione assistita per cui una donna ricorre a ovociti donati da un altro individuo di sesso femminile per poter realizzare il sogno di diventare madre. Gli stessi poi, una volta fecondati con spermatozoi del compagno o di un donatore anonimo, verranno impiantati nell’utero della ricevente che potrà portare a termine la gravidanza.
L’ovodonazione, così come l’impianto successivo dell’ovocita fecondato nell’utero della ricevente, prevede tutta una serie di valutazioni e passaggi che coinvolgono entrambe le donne. Per prima cosa le donatrici che devono avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni. Le stesse dovranno sottoporsi a una serie di analisi cliniche per escludere la presenza di problematiche genetiche trasmissibili, malattie autoimmuni e infettive, epatite B, C e HIV. Non mancherà poi un consulto psicologico, visite ginecologiche specifiche e una analisi di compatibilità per fenotipo, corporatura e gruppo sanguigno con quella che potrebbe essere la futura donna dove verrà impiantato l’ovocita.
Ove ritenuta adeguata, la donatrice verrà sottoposta a trattamenti per la stimolazione ovarica e, solo in seguito, tramite intervento chirurgico, verrà effettuato il prelievo degli ovociti. Questi subiranno un processo di crioconservazione che li preparerà alla successiva fecondazione in vitro, che potrà vedere l’impiego sia di spermatozoi di donatore che con quelli del compagno della donna ricevente.
Colei che dovrà subire l’impianto dell’ovocita fecondato, dovrà a sua volta sottoporsi a trattamenti per la preparazione endometriale, ovvero dell’utero, per risultare pronto ad accogliere una futura gravidanza. Trattasi di specifiche cure ormonali volte a preparare al meglio la mucosa uterina, con relativi controlli ecografici ed ematici che ne attestino il buon esito.
Una volta fecondato in vitro l’ovocita della donatrice, verrà poi trasferito nell’utero della ricevente attraverso una procedura ambulatoriale della durata di pochi minuti. Il numero di embrioni oggetto del transfer viene valutato in funzione del singolo caso per aumentare da un lato la percentuale di successo e, dall’altro, ridurre qualsiasi rischio legato a gravidanze multiple e complicanze ostetriche. Da qui in poi, nel caso in cui l’impianto avvenga con successo, si avvierà una normalissima gravidanza.
OVODONAZIONE IN ITALIA: È PERMESSA? SE SÌ, IN QUALI CASI?
La sentenza 162 del 2014 della Corte Costituzionale ha reso la pratica dell’ovodonazione in Italia legale, seppure con una serie di limiti che in altri paesi del mondo non esistono.
Questa pratica di procreazione assistita è infatti ritenuta legale nel caso in cui venga praticata da:
- Coppie eterosessuali affette da infertilità o sterilità assolute e irreversibili
- Coppie eterosessuali maggiorenni in età potenzialmente fertile, sposate o conviventi
- Coppie eterosessuali dove entrambi i partner risultino ancora in vita.
La medesima sentenza ha inoltre stabilito come questa pratica sia vietata alle donne single e alle coppie omosessuali.
È bene evidenziare come la maggior parte delle donne che ricorrono a questa pratica per avere un figlio presentino un quadro clinico particolare che non consente loro di concepire un figlio coi propri ovociti. Menopausa precoce, mancanza di ovaie dovuta a tumori, fertilità ridotta della stessa legata anche a precedenti trattamenti medici, età avanzata oppure ovociti della stessa non idonei alla procreazione rappresentano le principali cause che portano alla richiesta di ovodonazione.
A CHI RIVOLGERSI PER L’OVODONAZIONE IN ITALIA?
Sia che si desideri diventare donatrice, che nel caso in cui si abbia l’esigenza di ricorrere a ovociti di un’altra donna per portare a termine il sogno di diventare madre, è possibile rivolgersi alle Cliniche Eugin.
Con sedi nelle città di Milano, Modena e Taranto, rappresentano un punto di riferimento per quanto concerne la riproduzione assistita. Un team di medici esperti, ma soprattutto persone capaci di ascoltare e comprendere i desideri di ogni donna. Diventare madre è un sogno che però non tutte riescono a raggiungere in maniera del tutto naturale, talvolta per cause ancora inspiegabili. Ecco che quindi l’ovodonazione diventa una vera e propria ancora di salvezza per tutte queste donne, così come le donatrici rappresentano un valore aggiunto che consentirà alle stesse di farsi il regalo più bello che la vita può riservare: un figlio.