Accade spesso che le mie pazienti mi domandino se determinati stili di vita e scelte alimentari possano avere conseguenze sulla fertilità.
La risposta è che il loro impatto non può certamente essere ignorato.
La giusta alimentazione e un corretto stile di vita sono infatti fattori fondamentali per la preservazione della fertilità. In particolare, far funzionare correttamente il sistema endocrino e ripristinare il corretto equilibrio ormonale mediante l’alimentazione e uno stile di vita sano sono azioni essenziali per prevenire i problemi di fertilità.
Vale la pena ricordare che gli ormoni sessuali – ossia estrogeni, progesterone e testosterone – derivano dal colesterolo, un grasso di origine animale. Ecco quindi che un giusto apporto di fonti di grassi insaturi come l’olio extravergine di oliva, la frutta secca a guscio, l’avocado, il cacao amaro e i semi oleosi è molto importante in un regime dietetico che mira a sostenere l’equilibrio ormonale.
Per apportare sufficienti quantità di colesterolo, il consiglio è di consumare uova provenienti da allevamenti biologici o da galline ruspanti.
Infine, è opportuno tenere a mente che all’organismo va garantito anche un buon apporto di acidi grassi omega 3, la cui azione è prettamente antinfiammatoria. Tali acidi grassi possono essere trovati in grande quantità nel pesce azzurro, e in particolare nelle sardine, negli sgombri e nelle alici.
Chi predilige invece un’alimentazione a base vegetale, troverà molecole precursori di omega 3 in alimenti come le noci, i semi di lino e i semi di chia.
In conclusione, quindi, l’alimentazione ha senza dubbio un ruolo molto importante sia per la preservazione della fertilità che per affrontare meglio un percorso di procreazione medicalmente assistita. A tal proposito, potresti trovare interessante l’approfondimento sull’argomento pubblicato dalla mia collega, la dottoressa Raffaella Borroni: leggilo a questa pagina.